I temi del Decameron

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I temi del Decameron

La varietà tematica

Tratto saliente del Decameron è senz’altro la varietà tematica. Boccaccio non trascura nessun aspetto della vita, ma anzi include in un’opera letteraria temi che in precedenza erano stati considerati materia, non degna.

Lo scrittore osserva la vita umana in tutte le sue sfaccettature, senza preoccupazioni di tipo morale. Boccaccio non ha tesi da dimostrare né vuole educare il lettore, ma solo descrivere la vita reale, caratterizzata da eventi imprevisti dettati dalla buona o dalla cattiva sorte. Ingegno e prontezza di spirito possono però contribuire a volgerla a proprio favore. Boccaccio rappresenta gli affetti e le passioni dell’animo umano. Egli critica i difetti e compiange le debolezze, loda le virtù e biasima i vizi. Talvolta il racconto esalta l’intelligenza o la furbizia, talvolta sottolinea la stupidità o l’ingenuità.

La vita viene colta, osservata e descritta nelle sue inesauribili forme e combinazioni, dalle più semplici alle più imprevedibili.

È possibile individuare temi ricorrenti nelle novelle. Prima di tutto l’amore, inteso nella più ampia casistica possibile, sia come nobile sentimento, sia come puro desiderio fisico. Poi l’intelligenza, cioè la capacità di valutare una situazione e di adottare di conseguenza il comportamento più utile ai propri scopi. L’ingegno, tuttavia, da solo non basta a schivare i colpi della fortuna. Essa è infatti una forza incontrollabile, che attraverso avvenimenti casuali può mettere in moto una serie di conseguenze.

Ciò che colpisce è l’inno solenne che Boccaccio innalza all’uomo, alla sua intelligenza, alla sua iniziativa personale e alle sue capacità creative.

Personaggi vincenti sono coloro che superano le peripezie grazie alle loro capacità tutte umane, affidandosi alla parola, all’intelligenza, alla conoscenza del mondo e dell’uomo, all’esperienza. Siamo ben lontani dall’atteggiamento fatalistico, nobiliare e teocentrico cha aveva caratterizzato la cultura medioevale.

Eccezion fatta per la prima e per la nona giornata, (nelle quali, sotto il reggimento di Pampinea e di Emilia, “si ragiona di quello che più aggrada a ciascheduno”), e per tutte le novelle narrate da Dioneo, le novelle di ciascuna giornata devono attenersi ad un argomento preliminarmente fissato.

  • Seconda giornata: sul tema della fortuna, con vicende imprevedibilmente a lieto fine (“sotto il reggimento di Filomena, si ragiona di chi, da diverse cose infestato, sia oltre alla sua speranza riuscito a lieto fine”).
  • Terza giornata: sul tema dell’ingegno usato per realizzare i propri obiettivi e desideri (“si ragiona, sotto il reggimento di Neifile, di chi alcuna cosa molto da lui disiderata con industria acquistasse o la perduta ricoverasse”).
  • Quarta giornata: sul tema degli amori infelici (“sotto il reggimento di Filostrato, si ragiona di coloro li cui amori ebbero infelice fine”); la giornata è introdotta dall’autore che si difende dalle accuse di interessarsi troppo alle donne e agli argomenti frivoli.
  • Quinta giornata: sul tema degli amori contrastati, conclusi felicemente (“sotto il reggimento di Fiammetta, si ragiona di ciò che a alcuno amante, dopo alcuni fieri o sventurati accidenti, felicemente avvenisse”).
  • Sesta giornata: con novelle dedicate ai motti di spirito e alle risposte argute (“sotto il reggimento d’Elissa, si ragiona di chi con alcun leggiadro motto, tentato, si riscotesse, o con pronta risposta o avvedimento fuggì perdita o pericolo o scorno”).
  • Settima giornata: con novelle che narrano di beffe ai mariti (“sotto il reggimento di Dioneo, si ragiona delle beffe, le quali o per amore o per salvamento di loro le donne hanno già fatte a’ suoi mariti, senza essersene avveduti o sì”).
  • Ottava giornata: con novelle dedicate alle beffe fatte da uomini o donne (“sotto il reggimento di Lauretta, si ragiona di quelle beffe che tutto il giorno o donna a uomo o uomo a donna o l’uno uomo all’altro si fanno”).
  • Decima giornata: sui temi della liberalità e della magnificenza (“sotto il reggimento di Panfilo, si ragiona di chi liberalmente o vero magnificamente alcuna cosa operasse intorno a’ fatti d’amore o d’altra cosa”).

Lo stile del Decameron è “medio”, tipico del tema amoroso e del destinatario, le donne. Vi sono, tuttavia oscillazioni verso uno stile più elevato (ad esempio nelle novelle tragiche) o più basso e popolare (nelle novelle che narrano beffe).

 

 

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