Salvatore Quasimodo, Ed è subito sera.

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Salvatore Quasimodo,  Ed è subito sera.

 

La poesia, che inizialmente faceva parte della raccolta Acque e terre, diede il titolo a una omonima raccolta che comprende la prima produzione poetica di Quasimodo. Il testo condensa in tre soli versi il disagio esistenziale e il senso di precarietà dell’esistenza e rappresenta in modo esemplare la poetica dell’Ermetismo.

 

Ognuno sta solo sul cuor della terra

trafitto da un raggio di sole :

ed è subito sera.

 

Analisi del testo

La poesia fa parte della raccolta che da essa prende il nome, pubblicata nel 1942, e apre la sezione Acque e terre. Essa è divisa in tre momenti: ogni uomo è tragicamente solo, sentendosi illusoriamente al centro del mondo; la vita, intrisa di sofferenza, attraversa ogni essere umano come un raggio di sole (di luce); in breve essa si spegne nella sera, metafora della morte, che giunge improvvisa.

Il pronome indefinito ognuno esprime il senso di solitudine comune a ogni essere umano, così come comune è l’illusione dell’uomo di essere al centro della realtà terrena. Ogni uomo è solo con se stesso mentre s’illude di poter capire la vita e s’illude di poter giungere alla felicità. Ma la vita non è gioia: il participio passato trafitto indica che la luce è benefica e dolorosa al tempo stesso, che la vita è segnata dal dolore. La morte (la sera) cancella presto ogni illusione e ogni felicità.

La poesia si caratterizza per il linguaggio scarno ed essenziale proprio dell’Ermetismo, condensando in poche parole, dense di significato analogico, una tragica riflessione sul senso dell’esistenza umana. Essa è costruita su tre analogie: cuor (= centro) della terra, con cui si allude al pulsare della vita, dei sentimenti e delle speranze; trafitto da un raggio di sole, in cui l’immagine del raggio di sole suggerisce le idee di luce e calore, associate alla vita, travagliata però, inesorabilmente, dalla sofferenza, come suggerito dal participio trafitto, che richiama l’idea di una ferita; ed è subito sera, con cui il poeta suggella con l’immagine della sera=morte la tragicità della vita umana. Sul piano fonetico il testo è intessuto di allitterazioni (sta solo sul) e assonanze (terra – sera; solo – sole).

Esercizi di analisi del testo

  1. Individua in ogni verso le parole-chiave.
  2. Quali sentimenti e quale condizione esistenziale richiama la poesia?
  3. Quali sono le analogie presenti nel testo?

Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste letterarie del ventennio, insegnante di italiano al Conservatorio di Milano, ricevette il premio Nobel nel 1959. Rappresentante dell’Ermetismo, scuola poetica caratterizzata dalla concezione della poesia come linguaggio assoluto, puro, suggestivo, musicale, dopo l’esperienza della guerra e del dopoguerra si orientò in una direzione diversa, di impegno storico e sociale.

 

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