Le avanguardie

Salvador Dalì

Le avanguardie

 

Il quadro storico

La ricerca delle avanguardie artistiche che caratterizzò l’inizio del secolo s’inserisce nella fase storica che va dagli ultimi decenni dell’Ottocento sino alla Prima guerra mondiale. L’Europa e gli Stati Uniti sono protagonisti di uno sviluppo industriale crescente.

La civiltà delle macchine

Una straordinaria quantità d’innovazioni tecnologiche cambiano completamente, nel giro di pochi anni, la vita quotidiana e continuano a susseguirsi a ritmo incalzante. Accanto ai treni compaiono motociclette, automobili, dirigibili e aerei. I primi aerei volano nel 1906; nel 1909 avviene la traversata aerea della Manica, nel 1910 si svolgono delle competizioni aeronautiche a Milano.

La luce elettrica sostituisce l’illuminazione a gas, accanto al telegrafo si afferma il telefono. Il fonografo permette una riproduzione quasi illimitata dei suoni, una moltiplicazione della musica nella vita quotidiana. Il cinematografo si avvia a diventare uno spettacolo popolare.

La produzione industriale stessa viene rivoluzionata dalla standardizzazione, dal formarsi di “cartelli” (trust) e soprattutto dall’introduzione della lavorazione in serie: il Taylorismo è del 1903.

I conflitti sociali

Crescono, tuttavia, sul finire dell’Ottocento, i conflitti sociali, che vedono protagonista il “quarto stato”, la classe operaia, e la borghesia sente minacciata la propria egemonia. Inoltre, il capitalismo si fa sempre più aggressivo e imperialistico, sviluppando i conflitti nazionalistici tra le grandi potenze che saranno causa del conflitto mondiale. si acuiscono le tensioni sociali

Una nuova concezione dell’arte

Nella cultura europea si fa strada uno spirito antiborghese che dà origine a una nuova concezione dell’arte e del ruolo dell’artista. Rilevante fu l’influsso di Friedrich Nietzsche, che criticava duramente la morale borghese comune, e di Henry Bergson, con la concezione del tempo come durata, flusso continuo della vita interiore.

Alcuni artisti manifestarono rifiuto nei confronti della società borghese industrializzata: l’espressionismo del movimento Die Brucke ( “Il ponte”), l’astrattismo del movimento Blaue Reiter (“Il cavaliere azzurro”), di Paul Klee (1879-1940), Piet Mondrian (1872-1944) e Kazimir Malevich (1878-1935), il dada e il surrealismo.

Altri si proposero invece di dare rilievo ad alcuni importanti aspetti della civiltà contemporanea, quali il dinamismo e la tecnologia: a questa seconda tendenza fanno capo movimenti come il cubismo, il futurismo e il costruttivismo.

Il termine “avanguardia”

Il termine avanguardia indica un movimento artistico che si propone una rottura radicale con la tradizione e con la cultura ufficiale. Nel campo delle arti figurative esso indica le correnti più vitali che, ai primi del Novecento, contestarono i canoni estetici tradizionali e l’imitazione dei modelli del passato o della natura.

Le avanguardie stabilirono un diretto rapporto con il pubblico, mediante il manifesto programmatico, la scelta di canali di diffusione autonoma come lo spazio espositivo o lo spettacolo provocatorio (le serate dadaiste o quelle futuriste). L’artista si propose come intellettuale sperimentatore che mette in stretta relazione teoria e pratica.

Cronologia delle avanguardie storiche

1905, Germania (Dresda): fondazione del movimento d’avanguardia Die Brücke (Il ponte).

1909, Francia (Parigi): prima esposizione dei pittori cubisti Pablo Picasso (1881-1973) e Georges Braque (1882-1963).

1909, Francia (Parigi): Filippo Tommaso Marinetti pubblica il primo Manifesto del futurismo; negli anni successivi, il Manifesto tecnico della letteratura futurista (1910); il Manifesto della pittura futurista (1910); il Manifesto dei musicisti futuristi (1910); il Manifesto del teatro futurista sintetico (1915).

1911, Germania (Monaco): fondazione del movimento d’avanguardia Der blaue Reiter (Il cavaliere azzurro), ispirato dai pittori Vasilij Kandinskij (1866-1944), Franz Marc (1880-1916) e Paul Klee (1879-1940).

1916, Svizzera (Zurigo): fondazione del movimento dadaista. Tra i maggiori ispiratori, Tristan Tzara (1896-1963), Jean Arp (1887-1966), Marcel Duchamp (1887-1968), Francis Picabia (1879-1953).

1917, Olanda (Leida): fondazione del movimento De Stijl (Lo stile) da parte di un gruppo di artisti tra i quali spiccano l’architetto Theo van Doesburg (1883-1931) e il pittore Piet Mondrian (1872-1944).

1924, Francia (Parigi): pubblicazione del primo manifesto del surrealismo steso da André Breton (1896-1966). I maggiori interpreti del surrealismo, sulla scena europea, sono i pittori Max Ernst (1891-1976), Salvator Dalì (1904-1989), René Magritte (1898-1967) e Juan Mirò (1893-1983).

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