Il verbo
Il verbo è un elemento essenziale della frase che indica:
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un’azione compiuta o subita dal soggetto (Giorgio studia – La lepre è stata catturata)
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un evento (Mario inciampa – La collina frana)
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uno stato (Luigi siede al tavolo da lavoro)
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un modo di essere (Franco è stanco – Il cane è affamato)
Radice e desinenza.
Il verbo si compone di una parte invariabile (radice) e di una parte variabile (desinenza).
La parte invariabile esprime il significato di base del verbo (es.: mang-; cant-) mentre la parte variabile indica la persona (l’essere o la cosa che compie o subisce l’azione o che si trova in una determinata situazione), il numero (singolare o plurale), il modo e il tempo del verbo.
Le coniugazioni.
Tutti i verbi che nei diversi modi e tempi usano le stesse desinenze formano una coniugazione. Le coniugazioni sono tre, e si distinguono dalla desinenza dell’infinito: -are; -ere; -ire.
La coniugazione consiste nella variazione della desinenza in rapporto a 4 elementi:
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il soggetto che compie l’azione (che può essere di prima, seconda, terza persona e di numero singolare o plurale);
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il modo in cui è presentata l’azione (certezza = indicativo; possibilità = congiuntivo; subordinazione a una condizione = condizionale; ordine = imperativo; indeterminatezza = infinito, participio, gerundio);
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il tempo in cui avviene (presente, passato, futuro);
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la vocale tematica che caratterizza ciascuna coniugazione (a per la prima, e per la seconda, i per la terza).
Il verbo varia secondo uno schema fisso per i verbi regolari, mentre i verbi che si discostano da esso sono detti irregolari.
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