Il romanzo decadente e l’estetismo

Controcorrente

Il romanzo decadente e l’estetismo

 

Che cosa caratterizza il romanzo decadente?

Negli ultimi decenni dell’Ottocento si afferma un modello di romanzo significativamente diverso da quello del Naturalismo e del Verismo, il romanzo decadente.

Si tratta di un tipo di narrativa che meno si preoccupa di studiare in modo “oggettivo” la realtà sociale e che si mostra invece attratta dallo studio della psiche e della vita interiore dei personaggi, che spesso presentano una personalità malata e contraddittoria. Lo scavo della psiche umana e la crisi dell’identità dell’individuo, sollecitata dallo sviluppo della psicologia e della psicanalisi di Freud, saranno al centro dell’interesse dei grandi scrittori del Novecento, come Kafka, Joyce, Mann, Proust, Pirandello e Svevo.

Che cos’è l’estetismo e di quali romanzi è il tema di fondo?

Il termine “estetismo” indica il culto del bello fine a se esso e l’esasperata ricerca del raffinato, del superfluo, del ricercato, in contrapposizione con il mediocre, con l’utile, con il necessario della quotidianità borghese. L’Estetismo, che è una delle più significative manifestazioni del romanzo decadente, è il tema di fondo dei romanzi di tre scrittori: Controcorrente di Joris-Karl Huysmans, Il Piacere di Gabriele D’Annunzio e Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.

Che cosa caratterizza i protagonisti dei tre romanzi?

I protagonisti di questi tre romanzi sono esteti che si propongono di fare della propria vita un’opera d’arte. Essi si pongono in un atteggiamento di aristocratico distacco dalla società di massa, sono individualisti, raffinati ed estenuati, ma il loro tentativo di affermare la loro superiorità è velleitario e destinato all’insuccesso: Des Esseints è colpito da turbe mentali sempre più gravi, Dorian Gray termina la sua vita in modo drammatico e Andrea Sperelli, nonostante le numerose avventure mondane non riesce a dimenticare l’affascinante Elena Muti. Gli esteti decadenti sono personaggi solitari, caratterizzati da una sensibilità raffinata, da una personalità inquieta e da una discutibile moralità, che disprezzano le masse e sono per lo più ostili alla democrazia parlamentare.

In quale contesto storico-sociale nasce l’estetismo?

L’estetismo nasce in Inghilterra come reazione allo svilupparsi dell’industrializzazione, della produzione in serie e della società di massa. Nascono la pubblicità ed il design, che sfruttano l’abilità dell’artista per produrre abitazioni di lusso, oggetti d’uso comune, manifesti pubblicitari, e l’opera d’arte diventa un oggetto di consumo riproducibile, la cui fruizione diventa possibile da parte di un’ampia cerchia di persone. L’imborghesimento e la volgarizzazione dell’arte sono al centro della satira degli scrittori decadenti, che denunciano il cattivo gusto dominante e proclamano la superiorità dell’arte “vera”. Eppure, scrittori come D’Annunzio, seppero ben comprendere e sfruttare le opportunità offerte dal “bello industriale”, pubblicizzando e coniando slogan o nomi raffinati per prodotti commerciali.

 

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