Il Positivismo

comteIl Positivismo

Il Positivismo si caratterizza per:

  • fede nel progresso tecnico, scientifico e sociale;
  • applicazione del metodo scientifico all’uomo e alla società;

Tra i suoi più importanti esponenti, che hanno esercitato una notevole influenza in campo letterario, possiamo citare Auguste Comte, Charles Darwin e Ippolito Taine.

Auguste Comte (1798-1857) nel Corso di filosofia positiva sostiene che è possibile solo la conoscenza scientifica (positiva) dei fenomeni, basata sulla scienza sperimentale (una conoscenza relativa, mai assoluta), mentre si sono rivelate nel corso della storia impossibili sia la conoscenza religiosa sia quella metafisica (filosofica).

Egli ritiene che tra scienza e progresso vi sia un rapporto indiscutibile, presupposto per una società migliore, e che il metodo delle scienze sperimentali (osservazione, analisi, catalogazione e comparazione dei fenomeni, elaborazione di leggi generali, verifica sperimentale) debba essere applicato anche alle scienze umane e sociali.

Charles Darwin, teorico dell’evoluzionismo, ne L’origine delle specie (1859) e L’origine dell’uomo (1871) sostiene che:

  • le specie si evolvono nel corso dei millenni attraverso una dura lotta per la sopravvivenza, che vede il prevalere del più forte;
  • l’evoluzione è regolata dalla selezione naturale: sopravvivono le specie e gli individui più adatti all’ambiente;
  • anche l’uomo è il risultato di un’evoluzione che passa attraverso un antenato comune alla scimmia;

Le teorie di Darwin furono utilizzate in modo indebito e distorto, in chiave razziale e sociale, per sostenere:

  • la legittimità del dominio della razza più forte e intelligente (i bianchi);
  • la legittimità del dominio nella società della classe e dell’individuo più forte e intelligente.

Ippolito Taine, che applica i metodi della sociologia alla letteratura, sostiene che:

  • l’uomo è “un animale di specie superiore, che produce filosofie e poemi press’a poco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api i loro alveari”.
  • l’attività artistica (diversamente dall’idea romantica dell’artista-genio creatore) è il risultato di tre fattori:

1)    razza = struttura del corpo, temperamento, caratteri ereditari, elementi fisiologici, istinti;

2)    ambiente = circostanze fisiche, sociali, politiche, culturali, religiose, climatiche;

3)    momento = situazione storica in cui si nasce e si vive, livello di civiltà in cui ci si trova;

L’artista è uno scienziato, che  non deve interferire sugli oggetti osservati e rappresentati (impersonalità) e che studia e rappresenta gli uomini e la società alla luce di questi tre fattori. Nella visione di Taine, la psicologia è strettamente connessa con la fisiologia e la sociologia: l’animo  umano è un congegno che si può smontare; la virtù e il vizio sono prodotti di determinate condizioni, come lo zucchero e il vetriolo. Molti scrittori naturalisti costruirono su queste basi teoriche la psicologia dei loro personaggi.

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