Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis

Appiani_Ritratto_di_Ugo_Foscolo_Pinacoteca_di_Brera_1801-1802Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis

Il periodo in cui l’opera viene elaborata è quello della cosiddetta età napoleonica, densa di eventi che coinvolsero lo scrittore in prima persona e che si riflettono nel romanzo. I dolori del giovane Werther (1774) di Goethe costituisce per Foscolo un modello cui fare riferimento:

le analogie tra i due romanzi sono evidenti, a partire dalla forma epistolare e dal tema dell’amore impossibile, per finire con la tragica conclusione del suicidio. L’Ortis è costituito di 62 lettere scritte da Jacopo all’amico Lorenzo Alderani, che le introduce con una presentazione, interviene a colmare lacune e a raccontare la conclusione. La vicenda inizia in coincidenza con il Trattato di Campoformio, con cui Napoleone cedette all’Austria Venezia, che perdeva così la sua indipendenza. Jacopo, fervente patriota deluso da Napoleone, si ritira sui Colli Euganei dove si innamora di Teresa e ne è riamato. Tuttavia ella è costretta dal padre a sposare il ricco Odoardo per ragioni economiche. Jacopo tenta di dominare la passione allontanandosi e viaggiando attraverso l’Italia. Tornato ai Colli Euganei dopo aver appreso delle avvenute nozze di Teresa, la incontra per l’ultima volta, poi si uccide, pugnalandosi al cuore.

Simmetria tra livello privato-sentimentale e livello politico:

Oggetto del desiderio, sul piano privato è Teresa. Sul piano politico, la Patria. Il fallimento è duplice. Teresa viene concessa dal Padre ad Odoardo, come la Patria da Napoleone agli Austriaci.

schema ortis

 

 

 

 

 

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