Boccaccio: il contesto storico

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Boccaccio: il contesto storico

La crisi economica e demografica.

Il periodo che va dai primi decenni del Trecento alla seconda metà del Quattrocento fu caratterizzato da una profonda crisi dell’economia e della società europee, dovuta a più cause concomitanti che la resero particolarmente grave.

Nei primi decenni del 1300 si verificò un peggioramento delle condizioni climatiche, una serie di carestie e di epidemie e il fallimento in Italia di alcune grandi famiglie di banchieri fiorentini, come i Bardi e i Peruzzi. Si arrestarono i dissodamenti di nuovi terreni, la popolazione diminuì, ampi territori furono abbandonati e furono occupati da boschi e paludi. La crisi del settore agricolo si estese di conseguenza alle attività manifatturiere e commerciali.

La guerra dei Cento Anni.

Nel 1339 cominciò tra Francia e Inghilterra un conflitto destinato a protrarsi molto a lungo: 100 anni fra paci e guerre (da cui il nome di Guerra dei Cento Anni).

La peste nera.

A partire dal 1347 l’Europa fu colpita dalla peste nera che provocò la morte di circa un terzo della popolazione europea e un’ondata di panico collettivo. I prezzi subirono forti oscillazioni per poi stagnare per un lungo periodo e la carenza di manodopera fece aumentare i conflitti fra contadini e proprietari terrieri, fra mercanti, maestri artigiani e salariati dell’industria.

Le rivolte popolari.

In molti paesi europei si verificarono rivolte popolari, causate in larga parte dalla crisi, che colpiva duramente le classi più povere. In Francia vi fu un fallito tentativo rivoluzionario promosso dai borghesi di Parigi, guidati da Etienne Marcel e una serie di rivolte contadine, dette Jacqueries, tutte duramente represse. A Firenze ebbe luogo nel 1378 il tumulto dei Ciompi, che riuscì inizialmente a rovesciare l’oligarchia mercantile ma che fu poi sconfitto.

Premesse per la ripresa.

Per far fronte alla crisi furono rafforzate e riformate in senso accentratore le strutture delle monarchie nazionali e degli stati regionali. Inoltre si perfezionarono le tecniche agricole, industriali, minerarie, militari, navali, commerciali e finanziarie, creando le premesse della ripresa non solo economica ma anche culturale che fiorirà con l’Umanesimo e il Rinascimento.

 

 

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