Charles Baudelaire, Il gatto (Le chat)
La poesia è costruita su un simmetrico paragone tra la donna del poeta e il suo gatto. In realtà il rapporto è tra la donna e il gatto ma anche tra la donna ed il poeta e tra quest’ultimo ed il gatto.
Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
ritira le unghie nelle zampe,
lasciami sprofondare nei tuoi begli occhi
in cui l’agata si mescola al metallo.
Quando le mie dita carezzano a piacere
la tua testa e il tuo dorso elastico
e la mia mano s’inebria del piacere
di palpare il tuo corpo elettrizzato,
vedo nello spirito la mia donna. Il suo sguardo,
Come il tuo, amabile bestia,
Profondo e freddo, taglia e fende come un dardo
e dai piedi alla testa
un’aria sottile, un temibile profumo
Ondeggiano attorno al suo corpo bruno.
I due elementi, della donna e del gatto, su cui è costruito il testo sono gli occhi e il corpo.
Gli occhi del gatto (nei quali si mescola l’agata, che è un minerale, e il metallo) e della donna sono profondi e freddi, lo sguardo ferisce come una freccia. Il corpo del gatto è elastico ed elettrizzato, quello della donna è bruno e da esso emana un “temibile profumo”.
La donna e il gatto sono accostati per la sensualità che li accomuna. L’attrazione che il poeta prova nei loro confronti ha caratteristiche simili: ne è come soggiogato, per il fascino che emanano, e prova piacere, ma al tempo stesso ne è ferito, per la loro freddezza e crudeltà.
Charles Baudelaire, Le chat
Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux;
Retiens les griffes de ta patte,
Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
Mêlés de métal et d’agate.
Lorsque mes doigts caressent à loisir
Ta tête et ton dos élastique,
Et que ma main s’enivre du plaisir
De palper ton corps électrique,
je vois ma femme en esprit. Son regard,
Comme le tien, aimable bête,
Profond et froid, coupe et fend comme un dard,
Et, des pieds jusques à la tête,
Un air subtil, un dangereux parfum,
Nagent autour de son corps brun.
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