William Shakespeare: la vita

William ShakespeareWilliam Shakespeare

William Shakespeare nacque a Stratford-upon-Avon, Warwichshire, nel 1564.

Figlio di un mercante di pellami, terzo di otto fratelli, fu probabilmente costretto ad abbandonare gli studi per ragioni economiche. Nel 1582, a diciotto anni, sposò Anne Hathaway, di otto anni più anziana di lui, dalla quale ebbe tre figli. Dal 1585 non vi sono notizie attendibili su Shakespeare, fino al 1592, anno in cui si trova a Londra come autore, attore e impresario[1].

La sua prima opera teatrale certa è l’Enrico VI, scritto tra il 1590 e il 1592. Nel 1594 entrò a far parte, con un ruolo di notevole rilievo, della Compagnia del Lord Ciambellano (i Lord Chamberlain’s Men), che dal 1599 ebbe come sede stabile il Globe Theatre e che nel 1603 passò sotto la protezione del re, Giacomo I, con la nuova denominazione di King’s Men. Pur conservando il Globe, dal 1608 in poi i King’s Men lo impiegarono quasi soltanto nei mesi estivi, mentre trasferirono il grosso della loro attività al Blackfriars Theatre.

Tra il 1600 e il 1606 Shakespeare scrive le quattro tragedie che sono considerate i suoi capolavori: Amleto, Otello, Macbeth e Re Lear.

Dal 1610 vive a Stratford, pur continuando la collaborazione con le compagnie teatrali di Londra. Alla sua morte, avvenuta a Stratford nel 1616 fu sepolto nel coro della chiesa della Old Town.

La raccolta dei drammi (37 sicuramente suoi) uscì postuma nel 1623.

L’opera teatrale di Shakespeare ha una straordinaria ricchezza e complessità di temi e di accenti: dai drammi storici, dominati da potenti personalità e violente passioni, alle commedie, caratterizzate dal comico, dall’ironia sorridente, dal grottesco; dalle tragedie, in cui rappresenta nobili affetti e istinti perversi ai drammi avventurosi e romanzeschi.

A grandi linee le composizioni di Shakespeare possono essere divise in quattro periodi:

  • il primo (dal 1589 al 1594 circa) di sperimentazione, di apprendimento delle tecniche di scrittura teatrale, cui appartengono alcuni drammi storici (Enrico VI, Riccardo III e Tito Andronico) e commedie come La bisbetica domata, I due gentiluomini di Verona e Pene d’amor perdute.
    • il secondo (dal 1594 al 1600) dominato dai drammi storici, come l’Enrico V e Giulio Cesare, dalle commedie, Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia, Molto rumore per nulla , Come vi piace , La dodicesima notte, e dal dramma moderno Romeo e Giulietta;
    • il terzo periodo (dal 1600 al 1608 circa) è quello delle grandi tragedie,: AmletoOtelloMacbethRe LearAntonio e Cleopatra.
    • l’ultimo periodo (dal 1608 al 1612), in cui scrive alcuni drammi storici (Coriolano; Timone d’Atene; Enrico VIII) e i cosiddetti romances (drammi romanzeschi) caratterizzati da atmosfere fiabesche, romanzesche (Il racconto d’inverno; La tempesta).

[1] Un documento del 1592, del poeta e commediografo Robert Greene, definisce Shakespeare: an upstart Crow, beautified with our feathers, that with his Tygers hart wrapt in a Players hyde, supposes he is as well able to bombast out a blanke verse as the best of you: and beeing an absolute Johannes factotum, is in his owne conceit the onely Shake-scene in a countrey.” ovvero: “Un corvo parvenu, abbellito dalle nostre piume, che con la sua “Arte di tigre nascosta da un corpo d’attore” ritiene d’essere capace quanto il migliore di voi di tuonare in pentametri giambici; ed essendo un faccendiere affaccendatissimo, è secondo il suo giudizio l’unico ‘Scuoti-scene’del paese.”

 

 

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