Giuseppe Ungaretti, Il porto sepolto

porto sepolto

Giuseppe Ungaretti il porto sepolto

Mariano il 29 giugno 1916

Il porto sepolto cui la poesia si riferisce è il mitico porto sommerso di Alessandria d’Egitto. Esso assume tuttavia il valore simbolico di luogo sommerso dell’anima, cui il poeta si spinge per farne emergere il suo canto poetico, offerto in dono come un esile, ineffabile segreto. 

Vi arriva il poeta

e poi torna alla luce con i suoi canti

e li disperde

Di questa poesia

mi resta

quel nulla

d’inesauribile segreto

G. Ungaretti, L’Allegria, in Vita di un uomo. Tutte le poesie, Mondadori, Milano, 1972

 

Analisi del testo.

Il titolo della lirica è da ricondurre al racconto che due ingegneri francesi fecero al poeta a proposito di un mitico porto sommerso che testimonierebbe l’esistenza di Alessandria come città e porto già prima di Alessandro, ma del porto non se ne sa più nulla, rimane un lontano ricordo le cui tracce sono ormai solo in racconti favolosi e misteriosi.

Il porto è però anche simbolo della poesia, è l’abisso nel quale il poeta deve immergersi, quasi a realizzare un bagno purificatore dal quale risalirà arricchito e investito di una missione: e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde (vv. 2-3).

La prima strofa si articola in tre momenti:

  • l’immersione metaforica: il porto sepolto cui il poeta si spinge rappresenta l’io più profondo, da cui la poesia stessa trae origine;
  • il ritorno alla luce: il poeta ritorna alla luce con i suoi canti, e come in una sorta di rinascita porta con sé frammenti dell’essenza cui ha attinto;
  • la dispersione dei canti: i canti si disperdono al vento, come i responsi oracolari della Sibilla Cumana, fragili segni offerti al lettore.

La seconda strofa si concentra attorno all’ossimoro nulla/d’inesauribile: della poesia attinta tramite l’immersione nel porto/animo resta al poeta un nulla, qualcosa di indicibile in quanto inadeguato a esprimere l’inesauribile segreto, il mistero profondo della vita, che il poeta è giunto a cogliere. La poesia non può certo rappresentare la vastità e complessità della vita e del mondo, può tuttavia riportare alla luce frammenti di verità che, seppure molto fragili, permettono all’uomo di percepire e sfiorare il suo inesauribile segreto.

La lirica da un punto di vista metrico ci configura in due strofe di versi liberi, distanziati graficamente da uno spazio bianco. I versi sono brevi, con l’eccezione del secondo, che è un endecasillabo. L’assenza di rime è in parte compensata dal forte spessore semantico delle parole chiave poste alla fine dei versi: poeta, canti, poesia, segreto.

La poesia si caratterizza per una trama fonica piuttosto ricca, con la paronomasia poeta-poesia, l’assonanza di fine verso tra le parole poeta-poesia-resta, la consonanza tra poeta e segreto (v. 1 e v. 7) e la rima interna questa e resta (v. 4 e v. 5). A questa ricchezza fonica fa riscontro sul piano delle scelte lessicali una relativa semplicità del linguaggio.

Dal punto di vista sintattico emerge la totale assenza della punteggiatura, compensata dalla maiuscola all’inizio di ogni strofa. Si registrano alcune efficaci inversioni dell’ordine delle parole, quali quella presente al primo verso, che pospone il soggetto al predicato e quella alla seconda strofa in cui il soggetto è posto alla fine, ossia negli ultimi due versi, facendogli assumere maggiore rilevanza semantica. L’enjambement nulla/inesauribile dilata il ritmo e pone in risalto la parola alla fine del verso, dando incisività all’ossimoro che costituisce la chiave di volta dell’intera interpretazione del testo.

 

Esercizi di analisi del testo

  1. Che cos’è il porto sepolto del titolo e che cosa rappresenta metaforicamente?
  2. A quale luogo allude la particella “Vi” che apre la poesia?
  3. Il verbo arriva allude a un viaggio, compiuto dal poeta: di quale viaggio si tratta?
  4. Il soggetto del verbo resta è nulla con la specificazione d’inesauribile segreto: ti sembra che indichi una concezione negativa della poesia? Che cosa vuole indicare il poeta con l’ossimoro nulla / d’inesauribile… Motiva la tua risposta.
  5. Il poeta si immerge (nelle buie profondità del mare) per poi tornare (in alto) alla luce: quale significato simbolico ti sembrano assumere l’immergersi e il riemergere?
  6. Quale concezione della poesia emerge dalla lirica Il porto sepolto?
  7. Quali sono le principali scelte stilistiche che caratterizzano il testo sul piano metrico, sintattico e lessicale?

porto sepolto

 

 

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