Prévert, I ragazzi che si amano

bacio

Prévert, I ragazzi che si amano

Il testo presenta una netta contrapposizione tra “i ragazzi” e “i passanti”. Immobili i primi, in un’estasi che li solleva da tutto; in movimento i secondi, che si muovono, passano, senza riuscire a riscuoterli. I ragazzi che si baciano, contro le porte della notte, si annullano nel bacio, e tutto può accadere attorno a loro, nulla li tocca, nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

 

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

bacio

 

Comprensione e analisi del testo

  1. Individua e trascrivi in due colonne i protagonisti e le loro azioni ed emozioni / sentimenti.
  2. Come spieghi azioni ed emozioni degli uni e degli altri?
  3. Il bacio dei ragazzi avviene “contro le porte della notte”. Ti sembra che questo sia importante per loro? Perché? Alla fine del testo (penultimo verso) si parla invece del “giorno”. Per indicare cosa?
  4. Spiega con parole tue l’espressione “abbagliante splendore del loro primo amore”.
  5. Evidenzia le metafore con colori e spiegane il significato.

Jaques Prévert nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900. Partecipa marginalmente all’esperienza surrealista, distaccandosi dal movimento nel 1930 per estraneità alle sue implicazioni politiche e filosofiche. Prévert è riuscito a conciliare le suggestioni di un lirismo quotidiano con gli echi surrealisti, dando vita a una poesia di presa immediata che ha sempre incontrato il gusto del pubblico. Le raccolte più importanti restano Parole (Paroles, 1945), Storie (Histoires, 1946), Spettacolo (Spectacle, 1951), La pioggia e il bel tempo (La pluie e le beau temps, 1955). Prévert ha anche scritto il testo di canzoni celeberrime come Le foglie morte e ha collaborato, come sceneggiatore cinematografico, con registi dell’importanza di J. Renoir, M. Carné, J. Grémillon, A. Cayatte, P. Grimault, J. Delannoy. È morto a Parigi nel 1977.

L’amore e le donne.

Il nucleo della poesia di Prévert, al di là dell’impegno sociale e politico, è l’amore.

Nelle poesie di  Prévert le donne non sono sante, l’amore non è sacro. Le donne e l’amore sono intrisi di ideali, di illusioni, di delusioni, di tradimenti.

Le donne di Prévert ci tengono alle promesse di amore eterno, vogliono essere desiderate per la sensualità del loro corpo. Non amano uomini perbene, ma amanti appassionati e traditori. Non c’è molta differenza tra le prostitute che battono i marciapiedi di Parigi e le altre donne che amano, tradendo. Donne che fanno il male ma “fatto per bene”.

Cos’è l’amore in Prévert? La microeternità d’un bacio. Come in Catullo (“Vivamus, mea Lesbia, atque amemus “), l’amore va difeso contro l’invidia dei vecchi. In Les enfants qui s’aiment i ragazzi si baciano protetti dalla notte, e i passanti invidiosi che li indicano non sanno che sono tremule ombre. I ragazzi non ci sono per nessuno, sono altrove, oltre la notte e il giorno, nell’accecante luce del loro primo amore.

 

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