L’artista decadente.

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L’artista decadente.

 

Quali elementi differenziano l’artista decadente dall’artista romantico?

L’artista romantico si sentiva interprete degli ideali e dei valori propri della borghesia in ascesa e intendeva calarsi nella storia, partecipando attivamente alle battaglie civili e politiche mentre ora, al contrario, l’impegno si allenta e l’artista, sebbene disprezzi la vecchia società, non si sente più coinvolto nel tentativo di instaurarne una nuova.

Da ciò deriva un profondo senso di sfiducia e la consapevolezza, da parte degli intellettuali, del loro isolamento rispetto al resto della società. La crisi di cui il movimento decadente si fa interprete implica disimpegno politico e sociale, che approda al culto del bello fine a se stesso e a una vita fondata su atteggiamenti e comportamenti estetizzanti.

I grandi ideali democratici ed egualitari sono ormai considerati l’espressione di un mondo che livella e annulla la personalità, e sono sostituiti da un prepotente individualismo.

Che tipo di rapporto hanno i decadenti con la realtà sociale e con quella interiore dell’individuo?

Per i decadenti il sentimento, come la scienza e la ragione, non è in grado di penetrare l’intima essenza delle cose, che risiede in una zona oscura e misteriosa al di sotto del livello della coscienza, fatta di mille complesse sfaccettature, priva di fermezza, di ordine e di coerenza. L’uomo non possiede un “io” indiviso e compatto, ma ha una personalità frammentaria e caotica.

Secondo i decadenti, solo l’esperienza personale e solitaria dell’artista riesce a penetrare nelle pieghe dell’inconscio, attraverso una serie di intuizioni, di “illuminazioni”, che non hanno nulla di logico e di razionale.

Si accentua l’interesse per l’analisi delle regioni inesplorate dell’animo umano, per il significato dei sogni, per l’eccentrico e il patologico.

L’artista viene idealizzato come individuo al di là e al di sopra della norma, e diventa un “veggente” dalla sensibilità raffinatissima, capace di intuire le analogie segrete fra le cose e di dar voce a quegli elementi misteriosi dell’animo che i linguaggio comune non riesce ad esprimere. Di conseguenza le parole assumono valore evocativo, quasi magico, sono dense di suggestioni foniche, accostamenti analogici e sfumature musicali.

 

 

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