Il Futurismo

futurismo

Il futurismo.

 

Il Futurismo è un movimento artistico e letterario d’avanguardia, fondato nel primo decennio del Novecento. Il 20 febbraio 1909 Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) pubblicò il manifesto programmatico del movimento (Manifesto del futurismo) sul giornale francese “Le Figaro”, primo appello per la creazione di un’arte nuova, che, distruggendo “i musei, le biblioteche, le accademie di ogni specie”, si ispiri al dinamismo della vita moderna.

La bellezza della velocità

È la “bellezza della velocità” espressa dall’automobile ruggente “più bella della Vittoria di Samotracia”, dalla metropoli moderna “con le grandi folle agitate dal lavoro dal piacere o dalla sommossa”.

Prima e seconda fase del Futurismo

Il futurismo si sviluppò in due fasi temporali. La più interessante sotto il profilo letterario e artistico fu la prima, dal 1909 alla prima guerra mondiale. Fu in questo periodo che il movimento si mostrò come eversivo, antiborghese, ispirato al rifiuto della tradizione e della cultura del passato, esaltando la modernità nei suoi aspetti più caratteristici: la velocità, le macchine, le metropoli, i complessi industriali, intesi come caratteristiche e valori della società del futuro.

La seconda fase, dal primo dopoguerra alla morte di Marinetti nel 1944, fu invece caratterizzata dal ripiegamento del movimento verso posizioni tradizionaliste e dal sostegno dato al regime fascista. Lo stesso Marinetti, che nel 1909 aveva predicato la distruzione dei musei e delle accademie, nel 1929 accettò di diventare accademico d’Italia.

I molteplici ambiti artistici

Il futurismo riguardò molteplici ambiti artistici: la letteratura, la pittura, l’architettura, la musica, la scultura, le arti grafiche, la fotografia e il cinema.

Le serate futuriste

Consapevole dell’irreversibilità del processo di industrializzazione in corso nella società e delle conseguenti trasformazioni sociali che ne derivavano, i futuristi intendevano assecondare e amplificare il processo di rinnovamento, estendendolo a ogni campo della cultura e della vita contemporanea. Ciò spiega anche il fervore propagandistico del movimento, di cui celebre esempio furono le chiassose “serate futuriste” nei teatri e nelle sale di conferenze, dove la presentazione di testi e musiche dei principali artisti futuristi diventava spesso il pretesto per provocazioni e risse con i “benpensanti”, ottenendo l’effetto immediato di accendere l’interesse del pubblico attorno al movimento stesso.

 

I manifesti futuristi:

http://www.irre.toscana.it/futurismo/opere/manifesti.htm 

http://www.irre.toscana.it/futurismo/opere/manifmarinetti.htm

Manifesto futurismo

 

 

 

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