Astrattismo

kandinsky

L’astrattismo

 

Il Cavaliere azzurro

I pittori del Blaue Reiter (il “Cavaliere azzurro”), il gruppo fondato da Wassilij Kandinskij (1866-1944) e da Franz Marc (1880-1916) a Monaco nel 1911, concepiscono l‘arte come espressione dell’essenza spirituale della realtà e rifiutano la società borghese imbevuta di valori materialistici.

Kandinskij esprime nell’immagine romantica del cavaliere galoppante (Il cavaliere azzurro, 1903, Zurigo) la tensione spirituale dell’anima umana, mentre il colore azzurro evoca interiorità e aspirazione all’infinito.

Gli esponenti del Cavaliere azzurro si propongono di cogliere l’essenza spirituale della realtà, al di là delle apparenze, mediante la forza pura e misteriosa del colore, che “mette l’anima in vibrazione” ed esprime il suono interiore che la realtà suscita nell’artista.

Musica e colore

Secondo Kandinskij vi è una stretta analogia tra i suoni musicali e i colori. Il rosso, secondo Kandinskij, suscita una certa rappresentazione interiore che somiglia al suono di una tromba e potenzia il suo valore in forme acute; i colori che tendono alla profondità vengono rafforzati in questo loro effetto da forme tonde, per esempio l’azzurro in un cerchio.

Sono gli anni in cui Kandinskij è in stretto rapporto di amicizia con Arnold Schönberg (1874-1951), il futuro creatore della dodecafonia.

Paul Klee

Le opere astratte di Paul Klee partono dalla realtà, ricollocando il dato naturale in una forma completamente autonoma. L’opera nasce così dal ricordo spontaneo della realtà e a questa si ricollega in modo profondo nell’intento di svelarne l’intima struttura e l’aspetto invisibile. L’artista, in un modo che è parallelo a quello della natura, crea un universo incantato dove il regno animale, il regno vegetale, gli spazi stellari s’incontrano esprimendo la totalità cosmica.

Piet Mondrian

La ricerca di Piet Mondrian e degli altri artisti riuniti intorno alla rivista “De Stijl” (1917) costituisce uno dei tentativi più radicali di costituire un nuovo codice della pittura. Questo viene fondato su poche unità costanti di base e sulle regole delle loro combinazioni. Tali varianti sono la linea retta e i colori primari (rosso, giallo, blu) accordati al bianco.

La prima si articola, in relazione alla superficie pittorica in orizzontali, verticali, diagonali e si rapporta alle altre linee solo in base alla regola fondamentale dell’angolo retto, i secondi, ridotti a piani rettangolari, si dispongono in una griglia di bande nere perpendicolari e dagli spessori disuguali. Quello che interessa all’artista è la visualizzazione dell’equilibrio ritmico dei piani, di quell’armonia che, come membro della Società teosofica, Mondrian riconosceva essere nell’intero universo.

Kazimir Malevic

La rappresentazione di una realtà altra, non-oggettiva, costituisce anche il fondamento dell’arte di Kazimir Malevic, fondatore dell’avanguardia detta suprematismo. Il senso di uno spazio senza correlazioni terrestri di peso e di gravità, di sopra e sotto, di destra e di sinistra quale il continuum cosmico, viene reso abolendo progressivamente la forma e lo stesso colore sino alla serie dei parallelogrammi bianchi su fondo bianco.

 

 

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